Storie di donne
che hanno cambiato
il mondo
Abbiamo scelto di dedicare a un volto femminile ogni confezione della nuova gamma di cioccolato artigianale della “Piazza dei Mestieri”, crediamo nel potere e nella forza comunicativa delle donne e vogliamo celebrarne l’unicità e la bellezza non solo esteriore.
Con questa collezione desideriamo invitarvi a riflettere sul ruolo cruciale che esse hanno nella nostra società e a riconoscere che con la loro passione, tenacia e resilienza sono capaci di ispirare e cambiare il mondo.

Le immagini di questa collezione sono state elaborate, nell’ambito del progetto IumArt, dal laboratorio creativo della “Piazza dei Mestieri”, attraverso l’ausilio di strumenti di intelligenza artificiale generativa. Nel processo creativo l’IA può suggerire soluzioni estetiche singolari e imprevedibili, il contributo degli autori rimane tuttavia fondamentale nello sviluppo del design.
Sono loro, infatti, che immaginano il progetto artistico, forniscono gli input necessari all’elaborazione, modificano e affinano le immagini prodotte dall’AI secondo la propria sensibilità estetica per creare infine opere che siano al tempo stesso innovative, espressive, uniche.
Immagine dedicata a:
Tamara de Lempicka
Pittrice polacca, appartenente alla corrente dell’Art Déco



Tamara de Lempicka, nata Maria Górska il 16 maggio 1898 a Varsavia, Polonia, è stata una celebre pittrice polacco-francese, conosciuta per essere stata una delle artiste più significative e iconiche del movimento Art Déco.
Nata in una famiglia benestante, Tamara de Lempicka ha ricevuto un’educazione raffinata, dopo aver studiato arte a San Pietroburgo e Parigi ha sviluppato uno stile fortemente influenzato dal Cubismo e dal Futurismo, caratterizzato da linee nette, colori audaci e una creatività sensuale che ha ben rappresentato l’inconfondibile essenza estetica dell’epoca dell’Art Déco. La sua pittura spesso rappresentava figure stilizzate di donne in pose suggestive e sofisticate, tra le sue opere più famose c’è il suo “Autoritratto in Bugatti verde”, che divenne una vera icona dell’epoca, ancora oggi ammirato come simbolo dell’indipendenza e dell’emancipazione femminile, nonché del mito della velocità tipico di quegli anni.
All’inizio degli anni ’30, Tamara de Lempicka ha conquistato la scena artistica parigina, divenendo la ritrattista prediletta dell’alta società europea. Le sue opere hanno rappresentato la sintesi dell’eleganza e del lusso di quell’epoca, ma, come tanti artisti, la sua vita non è stata priva di sfide. La Seconda Guerra Mondiale ha rappresentato un periodo difficile per la sua carriera che le fece attraversare un periodo di profonda trasformazione nella sua espressione creativa. Il suo trasferimento negli Stati Uniti negli anni ’30 segnò un cambiamento significativo nelle tematiche delle sue opere, ma anche nell’intimo del suo essere, stava vivendo una crisi esistenziale personale che la portò a rivolgere il suo sguardo artistico verso soggetti religiosi, un cammino inaspettato e profondamente personale.
Un esempio interessante di questa introspezione è il dipinto “Mère Supérieure”, in cui ritrasse la madre superiora di un convento di Parma conosciuta da Tamara nel 1935 durante un viaggio in Italia. Questo dipinto, amato profondamente da Tamara, testimonia la sua connessione emotiva con il soggetto e la sua riluttanza a separarsene, rinunciò infatti a venderlo per donarlo infine al “Museo di Belle Arti di Nantes”.
Nelle sue ultime opere Tamara de Lempicka ha gettato un ponte tra la sua arte e la sua ricerca interiore, donandoci una visione intima della sua anima inquietata, un’ulteriore testimonianza della sua straordinaria sensibilità e della sua capacità di tradurre emozioni complesse e personali in opere d’arte che ancora oggi ci toccano profondamente.
Il 18 marzo 1980 a Cuernavaca, in Messico il mondo ha perso una delle sue più grandi artiste, ma il suo spirito e il suo stile inconfondibile vivono ancora oggi, continuando a ispirare e ad emozionare chiunque si immerga nell’arte sensuale e vibrante di Tamara de Lempicka. La sua opera è un ricordo eterno della bellezza e della passione lasciato in eredità da una delle figure più iconiche dell’arte del XX secolo.
Questa immagine illustra le confezioni:
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