
La residenza barocca della famiglia Savoia-Carignano si estendeva dall’attuale facciata fino alla Biblioteca nazionale, nello spazio allora occupato dalle scuderie del Palazzo. Oggi ospita il Museo del Risorgimento e custodisce l’aula originale del Parlamento Subalpino. Particolare curioso: l’architetto Guarino Guarini celebrò nelle finestre del palazzo – dalla forma così inconsueta – i copricapi degli Uroni, tribù americana che a metà Seicento fu alleata dei soldati sabaudi nella conquista del Québec.
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